Nella mitologia romana, Enea era un eroe troiano, figlio di Anchise e della dea Venere (Afrodite nella mitologia greca). Secondo il mito, dopo la caduta di Troia durante la guerra di Troia, Enea fuggì dalla città in fiamme portando con sé suo padre e il figlioletto Iulo (noto anche come Ascanio).
Durante il suo viaggio, Enea affrontò numerose avventure e sfide. Si dice che navigò per il Mar Mediterraneo, visitando diverse terre tra cui la Sicilia e la Libia, dove incontrò la regina Didone. I due si innamorarono, ma Enea fu costretto dagli dei a lasciare Didone per continuare il suo destino di fondare una nuova città.
Dopo molti anni, Enea giunse nell'Italia centrale, precisamente nel Lazio, dove fu accolta dal re Latino. Qui sposò la figlia di Latino, Lavinia, e fondò la città di Lavinium. Successivamente, suo figlio Iulo fondò Alba Longa, da cui sarebbe poi nata Roma.
Enea è considerato un eroe nazionale nella tradizione romana, simbolo dell'origine divina della città di Roma. Il suo viaggio attraverso il Mediterraneo e la fondazione di Lavinium e Alba Longa sono parte integrante della mitologia romana e della leggenda dell'ascesa di Roma.
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